Un capolavoro della natura, non solo per chi lo abita e lo vive ogni giorno. Ma anche per chi è abituato a confrontarsi con paesaggi ed ecosistemi di tutto il mondo. Per il Parco del Delta del Po la consacrazione è arrivata da Le Monde. Qualche settimana fa, il prestigioso giornale francese ha inserito l’area come unica meta italiana tra le 20 segnalate nel supplemento annuale che raccoglie le migliori destinazioni per viaggi slow all’insegna della biodiversità e della sostenibilità. Una modalità nuova di esplorare il territorio che abbraccia ritmi lenti e permette di godere e assaporare in maniera consapevole i profumi, i sapori e le storie delle terre che si attraversano.
“Stagni, saline, ruscelli che si fondono in un’immensa laguna dove i fenicotteri rosa sembrano conversare, in piedi su una gamba sola. Oltre la scarna vegetazione, in questo paesaggio incredibilmente lineare, emerge improvvisamente un faro bianco. Ecco il Delta del Po, l’ambiente naturale in cui sfocia il grande fiume italiano, creando meandri e canali d’acqua separati, nel mare Adriatico”. Scrive così il giornalista Oliver Razemoen tratteggiando con delicatezza e nitore un mondo affascinante, ricco e che generoso si apre agli occhi del visitatore con innumerevoli sorprese.
Il parco si estende per 52.000 ettari di superficie che rappresentano una cornice di vita ideale per 3000 specie di uccelli, 50 specie di pesci, 40 specie di mammiferi e 1.000 specie vegetali. Un territorio dove regna la biodiversità e che da alcuni anni è diventato lo scrigno perfetto per la coltivazione dell’oro degli Inca, ovvero della quinoa, la pianta erbacea annoverata tra i super food in virtù di importanti proprietà nutritive e salutari.
I turisti italiani e stranieri che vorranno seguire i suggerimenti di Le Monde potranno immergersi nelle meraviglie di un territorio unico e incontaminato che si sviluppa tra terra e acqua. Escursioni in barca, in bicicletta, itinerari a piedi o a cavallo. Sono tanti i modi per scoprire con un ritmo slow la magia incontaminata di questi luoghi. Uno di questi prevede anche la possibilità di conoscere da vicino QUINR, la filiera italiana della quinoa, un progetto che ha pochi eguali nel panorama agricolo ed enogastronomico italiano. Venite a trovarci!